Che cos’è una bioplastica? Per European Bioplastics (l’associazione che rappresenta gli interessi dell’industria delle bioplastiche in Europa) una bioplastica è un tipo di plastica che può essere biodegradabile, a base biologica o possedere entrambe le caratteristiche. Tuttavia, nel valutare le bioplastiche, è essenziale distinguere tra riciclabilità, biodegradabilità e compostaggio, tre processi chiave che influenzano in modo significativo il loro impatto ambientale:
Riciclabilità: i materiali riciclabili possono essere riutilizzati nel ciclo produttivo per creare nuovi prodotti. In questo modo si riduce il fabbisogno di risorse vergini e si riducono i rifiuti destinati alle discariche. Alcune bioplastiche sono progettate per integrarsi nei sistemi di riciclaggio esistenti per le plastiche tradizionali, rendendo il loro ciclo di vita più sostenibile.
Biodegradabilità: un materiale biodegradabile può essere decomposto naturalmente da microrganismi come batteri e funghi, trasformandosi in acqua, anidride carbonica e biomassa. È importante notare che la biodegradabilità di una bioplastica può dipendere fortemente dalle condizioni ambientali, come temperatura e umidità, e può richiedere molto tempo.
Compostaggio: Il compostaggio è un tipo specifico di biodegradazione che avviene in condizioni controllate (come quelle di un impianto di compostaggio industriale) e produce compost, un ammendante ricco di nutrienti. Le bioplastiche compostabili sono appositamente progettate per decomporsi in questi ambienti in tempi relativamente brevi.
Queste distinzioni sono fondamentali per capire come gestire al meglio i rifiuti di bioplastica e massimizzare il loro potenziale ecologico.