Unità 2: Il futuro dell’Ecolabel
L’importanza del ruolo dell’etichettatura dei prodotti nelle politiche pubbliche volte a migliorare la sicurezza, l’efficienza ambientale e la qualità dei prodotti di consumo è aumentata progressivamente a partire dalla fine degli anni ’70 (Iraldo et all., 2020). Fornire informazioni corrette al consumatore consente di prendere decisioni d’acquisto migliori. L’inizio degli anni ’80 è stato caratterizzato da una crescente comparsa di marchi e altri loghi che vengono sfruttati per evidenziare la presunta qualità ambientale del prodotto. La diffusione di “etichette verdi” private ha portato i politici a comprendere, in primo luogo, il potenziale di tali etichette nel perseguire obiettivi di interesse collettivo e, in secondo luogo, la necessità di dare ordine e regole all’universo dell’ecolabel (Iraldo et al., 2020). Grazie a questa crescita costante, molti Paesi hanno iniziato a pianificare un proprio programma nazionale di etichettatura ecologica[1] per rispondere all’esigenza di chiarezza da parte dei consumatori e indirizzarli verso il giusto percorso da seguire per un riciclo sostenibile della plastica.
Questi programmi di etichettatura ecologica (ad esempio dai più vecchi Blauer Engel, Nordic Swan, EU Ecolabel, ai più recenti schemi di etichettatura ecologica adottati nelle economie emergenti, come la Green Product Certification India) mirano a fornire informazioni affidabili a tutti e sono stati concepiti per incoraggiare le aziende a migliorare i loro prodotti dal punto di vista ambientale (soprattutto attraverso l’innovazione tecnologica). Nell’ambito di tutti i programmi di etichettatura ecologica, i prodotti che soddisfano determinati criteri ambientali possono ottenere un’etichetta che indica le loro migliori prestazioni ambientali (Iraldo et al., 2020). Nonostante gli sforzi dei governi e di altri soggetti, i marchi di qualità ecologica hanno affrontato numerose sfide e difficoltà nel garantire e raggiungere la tanto agognata sostenibilità ambientale. Tra le principali capacità dell’etichettatura ecologica che vengono messe in discussione, c’è la possibilità di cambiare realmente i modelli di consumo e di produzione. I marchi ecologici sono attualmente utilizzati dalle aziende che li hanno ottenuti come strumento per migliorare le loro prestazioni ambientali? Queste aziende utilizzano effettivamente i marchi ecologici come strumento di marketing? (Iraldo et al., 2020).
I vantaggi competitivi ed economici possono essere una spinta efficace per l’adozione di un marchio di qualità ecologica, ma in molti casi non è solo un problema di conoscenza di un marchio di qualità ecologica. Di seguito sono riportati alcuni esempi di marchi ecologici:
L’Ecolabel austriaco per i prodotti (Österreichisches Umweltzeichen)
L'”Ecolabel austriaco” è stato creato su iniziativa del Ministero federale dell’Ambiente nel 1990. Questo marchio fornisce al pubblico informazioni sull’impatto ambientale dei beni di consumo derivante dalla loro produzione, utilizzo e smaltimento e attira l’attenzione dei consumatori su prodotti alternativi rispettosi dell’ambiente.
Criteri:
I prodotti e/o i servizi per i quali sono state redatte le linee guida sono soggetti a una valutazione olistica. In questo contesto vengono registrati non solo gli effetti ambientali dell’uso di un prodotto o di un servizio, ma anche il processo di produzione, lo smaltimento, la qualità e l’idoneità all’uso (“ciclo di vita”). I seguenti punti possono essere considerati come la base per valutare la compatibilità ambientale dei prodotti:
- Consumo di materie prime ed energia
- Tossicità degli ingredienti
- Emissioni (ad es. gas di scarico, acque reflue, rumore)
- Smaltimento/riciclo (rifiuti, idoneità al riciclo)
- Imballaggio
- Distribuzione e trasporto (come richiesto)
Qualità, sicurezza, longevità, facilità di riparazione. Inoltre, possiamo ricordare il già discusso marchio Nordic Swan Ecolabel.
L’Ecolabel Nordic Swan[1] è una delle certificazioni ambientali più severe al mondo e, in quanto tale, è uno strumento potente per i produttori e i proprietari di marchi. Offre:
- Una ricetta su come ridurre l’impatto ambientale della produzione e del consumo di beni.
- Una guida credibile, certificata da terzi, per i consumatori e gli acquirenti professionali, per scegliere beni e servizi tra i migliori dal punto di vista ambientale.
Il marchio Nordic Swan Ecolabel è stato istituito nel 1989 dal Consiglio Nordico dei Ministri come sistema volontario di etichettatura ecologica per i paesi nordici Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia.
L’obiettivo era quello di consentire ai consumatori e agli acquirenti professionali di scegliere i beni e i servizi migliori dal punto di vista ambientale, fornendo uno strumento efficace per aiutare le aziende a sviluppare prodotti e servizi più sostenibili.
“The Swan Effect” (“L’Effetto Cigno”):
Poiché le aziende precursori in diversi settori hanno voluto assumere un ruolo guida nello sviluppo verso un mondo più sostenibile, è ora possibile ottenere la certificazione Nordic Swan Ecolabel in 56 diverse aree di prodotto, per un totale di oltre 200 tipi di prodotti.
Il processo per ottenere un marchio Nordic Swan Ecolabel è difficile e lungo, e quindi solo le aziende più compatibili riescono a ottenerlo. Tuttavia, nel farlo, quelle aziende mostrano la strada agli altri; quelle aziende che hanno ottenuto il marchio Ecolabel stanno aprendo la strada agli altri.
Seguire la visione del Consiglio Nordico dei Ministri di rendere “la regione nordica la regione più sostenibile e integrata del mondo” è ciò che chiamiamo “The Swan Effect” (“L’Effetto Cigno”). Oggi nei Paesi nordici si vendono più di 25.000 prodotti e servizi con il marchio Nordic Swan Ecolabel e il resto del mondo li richiede[2] .
[1] https://www.nordic-swan-ecolabel.org/official-nordic-ecolabel/
[2] Alcune informazioni interessanti sull’etichettatura sono disponibili anche qui: https://www.canada.ca/en/environment-climate-change/services/canadian-environmental-protection-act-registry/recycled-content-labelling-rules-plastics.html#toc30